Già diplomatica in Svizzera e Francia presso l’UNESCO e per il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP), Cristina Carrillo de Albornoz lavora oggi come curatrice d'arte indipendente per conto di prestigiosi musei di tutto il mondo. È anche critica d'arte e autrice di libri.

A partire dal 1992, numerosi suoi articoli sono apparsi su testate quali Vogue (nelle edizioni spagnola, italiana, tedesca e messicana), The Art Newspaper, The European e The Observer nel Regno Unito, Beaux Arts e L'Oeil in Francia, El País, Abc, XL SEMANAL e AD in Spagna, La Repubblica.

Dal 1996 lavora come curatrice d'arte per grandi istituzioni culturali di tutto il mondo, quali il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, la Galleria Nazionale di Berlino, la Collezione Thyssen, il Museo Reina Sofia, il Circolo di Belle Arti e la Fondazione Telefonica di Madrid. Ha inoltre lavorato per la Collezione Berardo in Portogallo, per il Centro Nobel per la pace di Oslo e per il Museo Nazionale di Pechino.

Tra gli artisti e le tematiche delle tante esposizioni da lei curate si ricordano: Balthus, Fernando Botero e la sua collezione presso la Fondazione Santander, la realizzazione del Museo Botero di Bogotà, l'opera fotografica di Wim e Donata Wenders, Frank Stella, l'arte indiana del Novecento, Santiago Calatrava, i maestri della fotografia del Novecento, Manolo Blahnik e le sue iconiche calzature, le fotografie di Terry O'Neill, Marylin Monroe vista da Milton Greene, senza dimenticare una retrospettiva sulle visionarie pitture a inchiostro del Premio Nobel 2000, Gao Xingjian.

Cristina Carrillo de Albornoz collabora con affermate gallerie d'arte come la galleria Marlborough di New York e la galleria White Cube di Londra e con una serie di progetti condotti insieme ad artisti di rilievo quali David Salle, Richard Deacon, Robert Rauschenberg, Cristina Iglesias, Tado Ando e Zaha Hadid.

Ha scritto libri su Balthus, Fernando Botero (compresa la prima monografia pubblicata in Cina su questo pittore), Wim Wenders, Gandhi, Satyajit Ray, Santiago Calatrava, Ai Weiwei e Manolo Blahnik. Le sue opere sono pubblicate da editori di prestigio quali Assouline, Rizzoli e Thames & Hudson.